Ultimo Aggiornamento Luglio 9th, 2021 at 09:55 am
Il trading sportivo può essere interpretato in diversi modi, tuttavia è un’attività che unisce la passione nei confronti dello sport e delle scommesse con l’interesse nel trading finanziario vero e proprio. L’opzione più famosa è quella del betting exchange, ovvero le scommesse peer-to-peer sugli incontri sportivi di discipline come il calcio o il basket.
L’alternativa è quella del trading online sulle azioni delle società sportive, un’attività finanziaria basata sull’analisi tecnica e la gestione del rischio. Ovviamente le due soluzioni hanno poco da spartire, infatti nel primo caso si tratta di gioco d’azzardo legalizzato, nel secondo di investimenti tramite la negoziazione di titoli.
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In questa guida sul trading sportivo mostreremo come funzionano entrambi, per aiutarti a capire di cosa si tratta nel dettaglio e offrire informazioni utili per prendere delle decisioni consapevoli.
Quando si parla di trading sullo sport si intende la possibilità di investire sugli appuntamenti sportivi. Questa concezione può essere forzata in alcuni casi, infatti l’attività finanziaria di trading non ha nulla a che vedere con il betting exchange.
Allo stesso tempo, anche nel trading sportivo si possono mettere a punto metodologie e strategie per gestire le varie operazioni, usando il capitale a disposizione secondo dei criteri e delle regole. Senza dubbio il betting rimane un’attività ad alto rischio, in quanto anche in presenza di un approccio non è possibile prevedere con esattezza il risultato degli incontri.
Del tutto differente è invece il trading online sui titoli sportivi, ovvero gli investimenti finanziari su azioni di aziende legate al mondo dello sport, come i titoli delle società calcistiche. In questo caso è possibile pianificare le operazioni in modo ottimale, utilizzando gli ordini automatici e l’analisi tecnica e fondamentale per un corretto approccio al risk management.
A livello operativo il trading sportivo funziona in modo simile al trading online, infatti alla base c’è sempre una piattaforma elettronica gestita da un intermediario. Nel settore finanziario la figura di riferimento è il broker, il quale consente di investire sugli asset finanziari attraverso i CFD, ovvero i contratti per differenza.
Con questi strumenti derivati è possibile operare tramite un contratto privato tra il broker e il trader, il quale replica l’andamento di un sottostante come un’azione di una società quotata, una materia prima o una coppia di valute Forex. Con i CFD è possibile investire al rialzo (long) o al ribasso (short), cercando di prevedere l’andamento del prezzo dell’asset.
Nel trading sportivo, invece, il bookmaker mette a disposizione delle quote fisse sugli eventi sportivi, con la possibilità per l’utente registrato sulla piattaforma di puntare sull’incontro. Se la quota è bassa significa che il risultato è molto probabile, altrimenti vuol dire che sono previste poche chance affinché l’evento si verifichi. Ad esempio, se viene indicata una quota di 1,5 sulla vittoria di una squadra di calcio, è molto probabile che il team riuscirà a vincere l’incontro, perché favorito e più forte rispetto all’avversario. Puntando su questo evento in caso di successo di incasserà una vincita pari a una volta e mezzo il capitale della puntata, altrimenti si perderà tutto l’importo.
Se invece la vittoria della squadra prevede una quota di 5, in questa circostanza significa che il successo del team è davvero poco probabile. Per questo motivo in caso di esito positivo il pagamento sarà elevato, con un importo pari a 5 volte il capitale usato per la scommessa. Il bookmaker, dunque, è disposto a pagare di più questo tipo di operazione, coprendo con una possibile vincita più alta il maggiore rischio corso dall’utente.
Un particolare tipo di trading sportivo è il betting exchange. Nella modalità tradizionale è il bookmaker che calcola le quote fisse, dopodiché gli utenti possono scommettere secondo le percentuali di pagamento offerte dalla piattaforma. Con il betting exchange sono gli utenti che decidono le quote, mentre il bookmaker diventa un semplice intermediario.
Questi di seguito sono i siti di scommesse che in Italia offrono il mercato del betting exchange:
In questo caso ogni persona può proporre delle quote sugli incontri sportivi, mentre altri utenti possono scommettere contro l’evento. Nel primo caso si punta (back) sul risultato, pronosticando dunque che l’evento si verifichi, altrimenti si banca (lay), perché si pensa che avverrà esattamente il contrario rispetto a quanto previsto dal primo utente.
Nella piattaforme di betting exchange le quote sono decise dalla domanda e dall’offerta, allo stesso modo di quanto avviene nel Forex o in un exchange di criptovalute. L’intermediario si limita a fornire le tecnologie e gestire le operazioni, prendendo in cambio una commissione su ogni scommessa incassata attraverso le modalità di punta e banca.
Questa opzione è considerata un tipo di betting dinamico, in quanto le quote non sono fisse e decise dal bookmaker ma dagli utenti stessi, come avviene per le criptovalute dove il valore dei crypto token è determinato dal mercato. In alcuni casi le puntate per il trading sportivo devono terminare prima dell’inizio degli incontri, in altri invece possono continuare anche durante il match (live betting).
Nelle piattaforme per il trading sportivo è possibile utilizzare diversi approcci, scegliendo la strategia operativa più adatta alle proprie esigenze. Innanzitutto è fondamentale conoscere bene questo settore, cominciando con uno sport affine alle proprie competenze, in quanto è essenziale un certo livello di consapevolezza sulla disciplina.
Ad esempio, se non si conoscono le scommesse basket bisogna prima di tutto apprendere le regole del gioco, capire quali sono i club più importanti e iniziare a seguire le notizie sportive per comprendere i meccanismi di questo sport. Non a caso in molti iniziano con le scommesse calcio, in quanto si tratta dello sport più noto alla maggior parte degli appassionati.
Prima di proseguire, facciamo in questo caso un riepilogo di quelli che secondo 123scommesse sono i migliori siti di scommesse sportive online e le loro caratteristiche principali:
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Per fare trading sportivo, inoltre, è necessario apprendere quali sono le tecniche, per sapere come orientarsi nella scelta delle posizioni e nella gestione delle puntate prima e durante l’evento. Le soluzioni principali in questo caso sono:
Il betting exchange può essere interpretato come un mercato finanziario, in cui si possono proporre delle puntate nella speranza che un altro utente accetti la posta. Il funzionamento è simile a quello del trading CFD, ovviamente con le opportune differenze, in quanto anche in questo caso si tenta di prevedere l’andamento di un asset mentre un altro investitore stima un esito contrario.
Nel trading sullo sport esistono diversi tipi di puntate, tra cui quelli principali sono:
Come è evidente, nella funzione back o puntata è possibile stabilire una quota per un determinato risultato, ad esempio la vittoria di una squadra o il numero di gol realizzati in base ad un parametro di riferimento. Se l’evento si verifica si incassa la vincita a seconda della quota, altrimenti si perde l’importo della puntata. Ad esempio, è possibile inserire nella piattaforma una puntata di 10 euro con una quota di 3 sulla vittoria della Roma sul Napoli. In caso di esito positivo si incassano 30 euro, con un profitto di 20 euro sottraendo l’importo della puntata, altrimenti si perdono i 10 euro della scommessa.
Questa strategia è considerata una delle meno rischiose, sebbene la perdita può arrivare al 100% della somma puntata, ma non può superare questo valore. Ovviamente esistono delle soluzioni per limitare meglio il rischio, come vedremo più avanti con il green up.
Parlando di possibilità di scommettere su una partita di calcio (o basket o tennis o altro sport), gli esperti di 123scommesse consigliano il nostro top bookmaker Betway:
La seconda strategia di trading sportivo è il lay, ovvero bancare la puntata di un altro utente. In questa circostanza è un’altra persona a proporre la quota e la puntata, proposta che si può accettare andando a scommettere contro. Ciò significa che si diventa automaticamente un bookmaker, assumendo il ruolo svolto in genere dagli operatori tradizionali delle piattaforme di betting.
Nel betting exchange, però, è l’utente che banca la scommessa di un’altra persona a rappresentare questa figura. In questo caso, se si indovina il risultato dell’evento sportivo si ottiene un importo pari a quello scommesso dall’altro utente. Altrimenti il rischio è più alto, poiché si può perdere sia la somma della puntata, sia la cifra da corrispondere all’altra persona in base alla quota.
Ad esempio, prendiamo sempre come riferimento una scommessa di 10 euro sulla vittoria della Roma sul Napoli con quota di 3. Se si decide di bancare questa scommessa e il Napoli vince o pareggia si incassano i 10 euro, in caso contrario bisogna pagare 20 euro all’altro utente.
Questa modalità viene indicata come più rischiosa rispetto alla puntata, per questo motivo è riservata agli utenti più esperti e ai professionisti. La differenza tra bancare e puntare è che non tutti sono in grado di proporre scommesse accettabili, inoltre è possibile individuare delle previsioni non corrette secondo le proprie opinioni, approfittandone per scommettere contro l’esito.
Dove posso trovare le migliori quote calcio online? Confronta quelle proposte dal bookmaker Snai, tra le realtà più affermate nel mercato del betting in Italia.
La terza opzione per il trading sportivo con il betting exchange è il green up, una strategia particolare che può rivelarsi molti utile in diverse circostanze. Si tratta nel dettaglio di una tecnica di gestione del rischio, una funzionalità disponibile nelle piattaforme specializzate, chiamata spesso anche cash out o moneyback, sebbene spesso queste opzioni presentino delle differenze sostanziali.
Questa modalità è disponibile sul trading live degli eventi sportivi, in quanto consente di sfruttare la differenza tra le quote nel corso dello svolgimento dell’incontro. Con il green up si garantisce un risultato certo, indipendentemente dall’esito del match, minimizzando il rischio e chiudendo l’operazione prima del termine qualora l’andamento non dovesse essere quello sperato.
In poche parole, il green up permette di suddividere l’importo della giocata in parti uguali, puntando su tutti i risultati possibili di un determinato incontro. In questo modo il profitto potenziale sarà minimo, tuttavia il rischio di ottenere una perdita sarà praticamente uguale a zero. Ad esempio, è possibile puntare 10 euro sul pareggio tra Roma e Napoli con una quota di 3,5, dopodiché la quota scende a 3 e si punta lo stesso importo bancando il pareggio. Se l’incontro finisce effettivamente in pareggio si ottiene un piccolo profitto di 5 euro, altrimenti non si perde nulla in quanto le posizioni si azzerano tra loro.
Uno dei top bookmakers consigliati dagli esperti di 123scommesse per le scommesse cash out è Bwin, realtà del gruppo Entain riconosciuta a livello mondiale:
Con l’innovazione tecnologica sono sorti dei sistemi per il trading sportivo automatico, il cui funzionamento è per certi versi simile a quello dei trading system per investire sui mercati finanziari. Si tratta nel dettaglio di bot automatici, algoritmi da programmare secondo parametri specifici, per identificare punti d’ingresso per le giocate e livelli precisi per attivare green up e cash out.
Questi software sono piuttosto complessi da configurare, inoltre possono funzionare in modo adeguato appena nella modalità live betting, quando le quote cambiano continuamente in base all’andamento del match. Ad ogni modo possono essere utili come segnali di trading sportivo, soprattutto per capire come puntare negli eventi ad alto volume.
In questo caso è possibile scegliere tra due soluzioni:
A differenza del trading online, in cui è piuttosto facile trovare trading system, con una buona proposta di software per ogni esigenza e anche soluzioni economiche, nel betting exchange non è così. In questo ambito i programmi di trading automatico sono difficili da reperire, inoltre quelli meno costosi non sempre sono molto affidabili.
L’unica opzione è conoscere bene il mondo del trading sportivo, oppure essere dei bravi programmatori di script algoritmici. In caso contrario non rimane che investire somme considerevoli, in più è necessario apprendere come impostare questi software, per gestire le funzionalità in base al tipo di operazioni da effettuare.
Tuttavia questi programmi non servono appena per piazzare le puntate, ma anche per calcolare i livelli di green up, oppure per analizzare meglio le quote degli incontri. In questo caso si tratta di algoritmi simili ai segnali di trading, ovvero sistemi che forniscono delle indicazioni e aiutano a prendere decisioni migliori.
Per chiarezza di informazioni ecco comunque alcuni bot automatici per il trading sportivo.
Sul mercato esistono software di trading sportivo gratuiti o a pagamento. Naturalmente i primi sono poco efficienti e non offrono tante funzionalità, perciò per usufruire di un reale supporto in questa attività è necessario investire e acquistare un programma professionale. La spesa non è bassa, per questo motivo bisogna valutare tale opzione in modo accurato.
Senza dubbio i sistemi automatizzati possono fornire assistenza, soprattutto a uno sport trader alle prime armi, in quanto permettono ad esempio di valutare meglio le quote disponibili nella piattaforma. Inoltre è possibile risparmiare tempo, automatizzando alcune operazioni ripetitive, per ottimizzare il tempo passato effettivamente ad operare.
Nel complesso l’utilizzo di software di betting exchange presenta pro e contro, aspetti che vanno analizzati con attenzione prima di prendere una decisione definitiva. Ad ogni modo, l’unica soluzione efficace è l’impiego di programmi di qualità, in grado di garantire un’esecuzione veloce e impeccabile, altrimenti è meglio procedere manualmente.
Al pari di un trader che vuole iniziare a investire sui mercati finanziari, anche uno sport trader deve considerare il capitale minimo per cominciare con il betting exchange. Ovviamente è possibile iniziare anche con un piccolo importo, tuttavia dipende dal tipo di operazioni che si vogliono effettuare e dal tempo che si desidera dedicare a tale attività.
Secondo gli esperti di trading sugli eventi sportivi bisogna prevedere un capitale iniziale di almeno 500 euro, ad ogni modo sarebbe meglio approcciarsi a questa attività con una somma di 500-1000 euro. In questo modo si possono coprire anche eventuali errori dovuti alla mancanza di esperienza, per operare in modo più sostenibile nel lungo termine.
La scelta comunque è legata alle proprie necessità e agli obiettivi personali, poiché è possibile cominciare anche con somme più basse. Maggiore è l’importo migliore sarà la capacità di diversificazione, perciò è importante tenere conto di questa caratteristica per non interrompere il trading troppo presto per mancanza di liquidità.
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Per fare trading sportivo è necessario rivolgersi solo ai migliori bookmakers autorizzati, in particolare un concessionario con licenza AAMS rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Si tratta di società abilitate ad offrire servizi di betting online, quindi perfettamente legali come previsto dalle normative italiane.
Al contrario, è importante evitare le piattaforme straniere o siti scommesse non AAMS , in quanto non sono autorizzati e il trading di betting exchange su questi portali espone a una serie di rischi, poiché non si può usufruire di nessun tipo di tutela. Le aziende abilitate, infatti, devono rispettare gli standard operativi e di sicurezza stabiliti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Si tratta ad esempio dell’utilizzo di software certificati e della garanzia sui depositi dei clienti, condizioni che vengono verificate periodicamente attraverso le ispezioni di ADM. Questa modalità è legale al 100%, quindi è possibile fare betting exchange senza rischiare nulla, beneficiando delle tutele previste dalle leggi italiani sul gioco online.
Tra le migliori piattaforme di trading sportivo disponibili in Italia ci sono:
La piattaforma di betting exchange più famosa in Italia è Betfair, una società autorizzata da ADM con licenza numero 15211. Si tratta del punto di riferimento nel nostro Paese per gli appassionati di betting exchange, infatti è l’operatore principale attivo in questo settore.
Il portale presenta un’interfaccia grafica moderna e intuitiva, con la possibilità di fare trading sul calcio, il basket, il tennis e il rugby. Nella piattaforma sono presenti diversi funzionalità utili, come il cash out, oltre alla sezione dedicata al live betting con aggiornamento in tempo reale delle quote.
Betfair propone anche un blog con tantissimi contenuti che spiegano come funziona il betting exchange, con approfondimenti e guide interessanti per comprendere i meccanismi del trading sullo sport. C’è anche Betfair TV, il canale ufficiale del concessionario ADM, dove trovare pronostici sugli incontri e guide in formato audiovisuale.
Un’alternativa per gli sport trader italiani è BetFlag, concessionario ADM con numero di licenza 15007. Anche in questa piattaforma viene proposto il betting exchange su varie discipline sportive, con live betting sul calcio e diversi incontri all’interno del palinsesto del sito web.
Nel portale è possibile puntare e bancare le quote, inoltre non manca la funzione di green up, chiamata in questo caso moneyback. L’opzione consente di chiudere le puntate prima del tempo, scoprendo in tempo reale gli importi e le quote necessarie per bilanciare il trading sportivo in base alle operazioni già realizzate.
Betflag mette a disposizione anche un’app per i dispositivi mobili, compatibile con device Android e iOS e scaricabile gratuitamente su Google Play Store e App Store. È prevista una commissione del 5%, applicata soltanto sulle vincite, appena sulle puntate e le bancate con esito positivo per lo sport trader.
Come abbiamo visto esistono somiglianze e differenze tra il trading online e il trading sportivo. Il primo è di fatto un’attività finanziaria di tipo speculativo, in quanto si opera tramite strumenti derivati sfruttando i movimenti degli asset per ottenere un profitto.
Con il trading sportivo invece si specula sui risultati degli incontri sportivi, cercando di prevedere quale potrebbe essere il possibile esito dei match proposti nella piattaforma di betting exchange. Allo stesso modo non bisogna confondere le due attività, poiché a parte alcune analogie sono due approcci diametralmente opposti.
Nel trading sportivo bisogna conoscere a fondo lo sport, le dinamiche di calcolo delle quote e le tecniche di gestione del rischio. Queste capacità sono essenziali per pianificare strategie efficaci, ottimizzando le performance con l’utilizzo di software automatici di betting exchange.
Nel trading online è necessario conoscere l’analisi tecnica e fondamentale, il risk e il money management, inoltre bisogna impostare correttamente gli ordini automatici di stop loss e take profit. In più è indispensabile fare esperienza con un conto demo, studiare i mercati e imparare a gestire i fattori psicologici.
In entrambi i casi è essenziale rivolgersi solo ed esclusivamente ad operatori regolamentati, nel trading online a imprese finanziarie con licenza europea e vigilate dalla Consob, nel trading sportivo a concessionari ADM. Tutte e due gli approcci richiedono anche la costruzione di una strategia operativa, l’apprendimento delle metodologie di trading e un’adeguata gestione del rischio e del capitale.
Anche con il trading online è possibile investire sullo sport, senza scommettere sull’esito degli incontri ma utilizzando i CFD, per speculare sulle azioni delle società sportive quotate in Borsa. Tra le associazioni sportive presenti sui mercati finanziari ci sono:
A questo punto è necessario aprire un conto d’investimento presso un broker autorizzato, scegliendo una delle migliori piattaforme di trading disponibili. Dopodiché è possibile operare sui titoli con il trading CFD, usando questi strumenti finanziari per investire al rialzo o al ribasso, in base alle previsioni realizzate attraverso l’analisi tecnica e fondamentale.
Per controllare il rischio si possono configurare stop loss e take profit, ordini automatici che consentono di chiudere la posizione e gestire in modo più efficiente i trade. Ciò permette i limitare eventuali perdite e sbagli, liquidando l’investimento se la quotazione raggiunge uno dei limiti impostati per proteggere il capitale.
Ad esempio, invece di fare trading sportivo con il betting exchange, utilizzando le quote e le strategie come il green up, è possibile fare trading online ipotizzando gli effetti di una vittoria o una sconfitta del club sulla quotazione del titolo in borsa.
Senza dubbio questa soluzione è più complessa, in quanto il prezzo delle azioni non è dovuto appena al risultato degli incontri, ma anche a una serie di fattori esterni e interni. Per questo motivo nel trading online bisogna considerare anche i bilanci della società sportiva, gli accordi commerciali e i rischi sistemici dovuti al settore e al mercato finanziario.
Per fare trading online sulle azioni delle società sportive quotate è indispensabile aprire un conto d’investimento, selezionando un broker autorizzato in grado di offrire un servizio adatto alle proprie esigenze. Inoltre è necessario tenere conto delle commissioni, dei servizi aggiuntivi e degli asset proposti per investire sui titoli dei club sportivi. Una delle migliori proposte è quella di eToro, broker con licenza CySEC famoso per il social trading.
L’intermediario mette a disposizione funzioni come il copy trading, un deposito minimo basso e un conto demo gratuito e illimitato, con spread competitivi, zero commissioni sulla compravendita diretta di azioni e un’app per il trading mobile.
Altrimenti è possibile valutare anche Capital.com, uno dei broker più gettonati per il trading CFD, un operatore con licenza CySEC e una solida reputazione nell’ambiente. L’intermediario offre strumenti professionali per la gestione del rischio e l’analisi finanziaria, sistemi smart per il trading automatico e costi convenienti.
Il trading sportivo è senz’altro un’attività intrigante, in quanto unisce l’emozione del trading alla passione per lo sport, un connubio che spesso attira l’attenzione più del trading finanziario. Molte persone pensano che il betting exchange sia più semplice che investire in azioni, tuttavia bisogna considerare un aspetto importante.
Nel trading sportivo si realizzano comunque delle scommesse, per quanto pianificate attraverso strategie e metodologie operative studiate, inoltre si tratta appena di puntate che non lasciano mai nulla oltre alla giocata. Al contrario, il trading online permette di investire nelle società sportive, comprando e vendendo azioni o asset derivati costruiti sui titoli.
Inoltre imparare il trading finanziario permette di investire su qualsiasi asset, non solo azioni delle aziende sportive quotate ma anche titoli di altre imprese, materie prime, Forex, criptovalute, ETF e indici. È evidente come sia una competenza più utile rispetto al trading sportivo, ad ogni modo la scelta è del tutto personale, senza dimenticare che le due attività possono anche coesistere senza problemi.
Quando si parla di trading sullo sport si intende la possibilità di investire sugli appuntamenti sportivi.
Due in particolare sono i bookmakers che in Italia offrono la possibilità di fare trading sulle quote, ovvero Betfair e BetFlag.
Betfair è l'operatore top per quanto riguarda il betting exchange. Qui lo scommettitore può vestire i panni dell'allibratore e vendere le proprie quote.
Globetrotter del mondo giornalistico sportivo, Alberto è cresciuto nelle redazione dei giornali online locali prima del grande salto con i nomi più noti dei media nazionali. Oggi è tra i più richiesti giornalisti sportivi e collabora anche all'estero con i siti online più letti. Con 123scommesse è attivo da un anno.